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LE BANCHE ESTERE: BUROCRAZIA, CARICO LEGISLATIVO, GIUSTIZIA E FISCO FRENANO L’ITALIA E ALLONTANANO GLI STRANIERI
Solo Russia, Francia e Spagna sono meno attraenti dell’Italia presso gli investitori internazionali. Lo assicura una ricerca, curata dall’Ispo per l’Associazione delle banche estere, relativa ai grandi Paesi sviluppati. In cima alla graduatoria (con 91 punti su 100 nell’indice di attrattività) ci sono gli Usa, seguiti nell’ordine da Germania, Cina, Regno Unito, India e Brasile. L’Italia si ferma a 41 punti percentuali. La Russia è a 36, Francia e Spagna a 33. La burocrazia, la bulimia legislativa, i tempi e le incertezze della giustizia, il carico fiscale sono i maggiori ostacoli sulla strada di un potenziale investitore estero. A differenza di un luogo comune molto in voga nel nostro Paese, la corruzione non viene ritenuta uno dei freni principali. A poco, comunque, servono gli eventi straordinari: solo il 32% degli interpellati ritiene che l’Expo 2015 possa migliorare la situazione italiana. Sono necessari, invece, interventi decisi, in grado di rimuovere gli ostacoli maggiori attraverso un processo di sburocratizzazione e di modernizzazione del sistema Paese.